Piazza Pallone

Qui fu decapitata nel 1391 all’età di 23 anni Agnese Visconti, moglie di Francesco Gonzaga, IV Capitano del Popolo e costruttore del Castello di San Giorgio.
Costui aveva sposato la figlia di Bernabò per far cessare le continue ostilità tra Mantova e Milano.
Quando in quest’ultima città Gian Galeazzo Visconti spodestò lo zio imprigionandolo nel castello di Trezzo, Agnese si rivelò per il marito un impedimento alla realizzazione dell’alleanza con il nuovo signore di Milano, cugino ed antagonista della moglie.
Costei, accusata di tradimento, fu uccisa dopo un processo farsa di cui si custodiscono gli atti presso l’Archivio di Stato a Mantova.
Il presunto amante, Antonio da Scandiano, fu invece impiccato.
L’epigrafe dedicatoria che ricorda il triste evento è affissa alla fabbrica del Palazzo Ducale che ospita al piano nobile lo straordinario ciclo cavalleresco dipinto ad affresco da Antonio Pisano a partire dal 1433.
In epoca medievale l’accesso al Palazzo Ducale era da questa piazza; fu spostato verso la piazza della Cattedrale nell’ambito di una vasta campagna di ristrutturazione che interessò la dimora gonzaghesca per volontà del governo asburgico negli anni settanta del XVIII secolo.
Nella seconda metà del XVI secolo l’area de Pallone divenne per la sua estensione oggetto di progetti che la elessero a luogo ideale per giostre e manifestazioni equestri presso la Corte dei Gonzaga.
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